23 febbraio 2010

Incontri di Marzo 2010

Incontri di Marzo 2010: sabato 6 ore 17.15 e sabato 13 ore 17.15 saletta del convento
N.B.: leggere il vangelo!

10 febbraio 2010

Incontro: preghiera di quaresima Sabato 20 febbraio 2010 Monastero delle Clarisse di Airola

L’Ordine Francescano Secolare della Campania si prepara a vivere la Quaresima partecipando alla preghiera con le sorelle Clarisse, Sabato 20 febbraio 2010 ore 16.00, presso uno degli otto monasteri presenti sul territorio della regione .
Noi andremo al Monastero delle Clarisse di Airola (BN)
partenza dal convento di Pietrelcina alle ore 15.00
Schema di preghiera:
Per amore, con amore.
Guida : Pace e bene.
Eccoci all’incontro che vede impegnata tutta la fraternità regionale a meditare e pregare nel tempo di Quaresima e anche questa volta il tema della preghiera, è l’Amore. Abbiamo meditato in tempo di Avvento sulla nostra vocazione e sull’ impegno a testimoniare, vivere e annunciare il Vangelo divenendo così collaboratori al Suo progetto di Amore. Questa sera, pregando insieme, riscopriremo l’essere stati generati dall’Amore infinito che Dio ha per noi. Un Amore che rimane in noi e fa che noi rimaniamo in Lui. Quest’amore ci cambia profondamente, pulsa in noi, non ci lascia mai soli e non possiamo fare a meno di trasmetterlo e testimoniarlo agli altri.
In questo momento di preghiera vogliamo meditare e diventare sempre più consapevoli dell’amore donatoci e per amore e con amore ridonarlo.

CANTO D’INGRESSO (Vieni , vieni Spirito d’Amore)

Saluto del celebrante


Primo momento : L’Amore donatoci



Guida
: Come non meditare sull’amore nel tempo di Quaresima, quando Colui che è frutto ed essenza stessa dell’amore di Dio Padre diventa guida ed esempio per noi?
Lui, che ci insegna e ci chiama ad amare, ci ama e lo fa fino alla morte e alla morte di croce!

Cantico (Fil 2,16)
(può essere recitato o cantato a cori alterni con le sorelle clarisse)

Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù,il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio;

ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini;

apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce.

Per questo Dio l`ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome;

perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra;

e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.


Prima lettura (1 Gv. 4,7-21)

Alle fonti della carità e della fede

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l`amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l`amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui.

In questo sta l`amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.

Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l`amore di lui è perfetto in noi. Da questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha fatto dono del suo Spirito.

E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio. Noi abbiamo riconosciuto e creduto all`amore che Dio ha per noi.

Dio è amore; chi sta nell`amore dimora in Dio e Dio dimora in lui. Per questo l`amore ha raggiunto in noi la sua perfezione, perché abbiamo fiducia nel giorno del giudizio; perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo.

Nell`amore non c`è timore, al contrario l`amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell`amore.

Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo. Se uno dicesse: «Io amo Dio», e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. Questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche il suo fratello.

Breve momento di silenzio e canto (Dov’è carità e amore…)



Secondo momento : L’Amore da donare


Guida: Come figli di Dio, siamo chiamati a donare l’amore ricevuto, perché si estenda a tutti la forza della caritas: una forza straordinaria che, con coerenza, ci permette di superare ogni ostacolo e di testimoniare la verità che è Dio.

Seconda lettura (dalla Caritas in Veritate di Papa Benedetto XVI - n.1)

La carità nella verità, di cui Gesù Cristo s’è fatto testimone con la sua vita terrena e, soprattutto, con la sua morte e resurrezione, è la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni persona e della intera umanità. L’amore - caritas – è una forza straordinaria, che spinge le persone a impegnarsi con coraggio e generosità nel campo della giustizia e della pace. E’ una forza che ha la sua origine in Dio, Amore eterno e Verità assoluta. Ciascuno trova il suo bene aderendo al progetto che Dio ha su di lui, per realizzarlo in pienezza: in tale progetto infatti egli trova la sua verità ed egli diventa libero. Difendere la verità, proporla con umiltà e convinzione e testimoniarla nella vita sono pertanto forme esigenti e insostituibili di carità. Questa, infatti, si compiace della verità. Tutti gli uomini avvertono l’interiore impulso ad amare in modo autentico: amore e verità non li abbandonano mai completamente, perché sono la vocazione posta da Dio nel cuore e nella mente di ogni uomo.

Breve momento di silenzio

Terza lettura (da La santa carità che è di Dio di P. Luigi Monaco)

L’educazione alla solidarietà sta alla base di ogni azione di volontariato. Essa è una conquista sociale non facile e che richiede grande impegno individuale, nella convinzione che non basta, per dare un senso compiuto all’esistenza, fare il proprio dovere, compiendo bene il proprio lavoro, rispettando i diritti degli altri, l’ambiente, facendo qualche gesto di generosità, ma occorre saper prestare costante attenzione ai bisogni degli altri, come individui e come comunità.

Breve momento di silenzio e canto : (Preghiera Semplice )


Celebrante : Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13, 2-20)

Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell`acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l`asciugatoio di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo». Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete mondi».
Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono.
Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l`esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno. Ve lo dico fin d`ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. In verità, in verità vi dico: Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».

RIFLESSIONI DEL SACERDOTE

Silenzio

Guida: Mentre eseguiamo un canto viene distribuito a tutti il messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima 2010.
Per questa Quaresima ci impegneremo attraverso segni, gesti di solidarietà, di servizio, di attenzione da fare o magari semplicemente atteggiamenti per potenziare la consapevolezza dell’amore di Dio per noi e per gli altri. Cercheremo di trarre spunto dal messaggio del Santo Padre per scegliere personalmente un gesto da compiere nel periodo quaresimale, come segno di pentimento, di conversione, di amore per Dio e per i fratelli.

Canto: (Simbolum 77)

Invocazioni

Tutti : Signore per il tuo amore e con il tuo amore insegnaci ad amare.

- Signore fa che il tuo amore in noi passi anzitutto attraverso le nostre parole e le nostre azioni. Preghiamo.

- Signore ascoltiamo la tua Parola, essa è dolcezza per il nostro cuore. In essa c’è la pace e ci indica la retta via. Preghiamo.

- Signore dacci la forza di fare bene ciò che dobbiamo fare laddove viviamo. Preghiamo.

- Signore tu sei presente in noi e nei nostri fratelli, ispira in noi parole e gesti che saranno riempiti del tuo amore. Preghiamo.

- Signore insegnaci a guardare tutti coloro che ci sono vicini, come li guardi Tu: sempre come tuoi figli prediletti. Preghiamo.

Celebrante: Dio Padre nostro ci hai dato l’umanità intera come famiglia: di noi tutti hai fatto dei fratelli e delle sorelle e insieme ci rivolgiamo a te con le parole del tuo figlio:

Tutti: Padre Nostro.

BENEDIZIONE FINALE

CANTO FINALE: (Magnificat)

Proposte da scrivere sui foglietti, da moltiplicare x il numero dei partecipanti

- In questo tempo di quaresima, ogni giorno, mi impegno a recitare un Padre Nostro in più.
- In questo tempo di quaresima, ogni giorno, abbraccerò una persona della mia famiglia.
- In questo tempo di quaresima, farò un turno in più al volontariato.
- In questo tempo di quaresima, ogni giorno, mi guarderò allo specchio negli occhi per un minuto.
- In questo tempo di quaresima, ogni giorno, reciterò una Ave Maria in più.
- In questo tempo di quaresima, ogni giorno, mi ritaglierò uno spazio di silenzio.
- In questo tempo di quaresima, rinuncerò a passare troppo tempo davanti alla Tv.
- In questo tempo di quaresima, cercherò di avvicinare una persona della fraternità che sento lontana.
- In questo tempo di quaresima, non dirò niente, riguardo ad un fratello assente, che non potrei dirgli, con carità, quando è presente.
- In questo tempo di quaresima, perdonerò le offese ricevute e chiederò perdono per quelle che ho arrecato al fratello, anche senza volerlo.

incontri febbraio 2010

Incontri di Febbraio 2010: sabato 13 ore 17.15 e sabato 20 ore 17.15 saletta del convento
P.s.: leggere la regola e le costituzioni!